Quando dire NO ai figli?

comunicazione efficace essere genitore rapporto genitori-figli sviluppo e crescita Feb 19, 2022

A dispetto del titolo, ti dico subito che non troverai qui un elenco di situazioni in cui si deve o non si deve porre dei limiti ai figli.

Sarebbe più facile forse, per mantenere motivazione e perseveranza: conosco bene i dubbi che attanagliano la mente di un genitore quando sceglie un tipo di educazione ma non sa come verificare se ciò che fa è giusto.

Soprattutto se l'educazione che abbiamo ricevuto è molto lontana dal modello di genitore che vogliamo essere, praticamente ci lanciamo nel vuoto: ogni giorno arrivano i dubbi su quelle scelte che spesso sembrano non funzionare.

Perchè diciamocela tutta: la comunicazione efficace, o la disciplina dolce e rispettosa, non evitano i conflitti e la frustrazione dei figli. E quando non si ha un risultato immediato, è difficile mantenere la rotta.

 

Voglio fare una riflessione con te oggi partendo dalle richieste di tuo figlio a cui non puoi assolutamente dire no.

Parliamo di bisogni primari come cibo, riposo, cura, contatto e affetto: fanno parte degli obblighi genitoriali di assistenza imprescindibili.

Per tutto il resto, tieni conto che puoi sempre esercitare la tua facoltà di dire NO.

 

Ma anche così, non è così semplice.

 

E allora puoi fare questo esercizio: chiediti sempre quali conseguenze potrebbe avere il tuo NO.

Cosa comporterà a tuo figlio e a te ora? E in futuro?

Cosa gli starai comunicando davvero con il tuo NO (o il tuo SI)?

Quel NO ti avvicina o ti allontana dal tipo di genitore che vuoi essere?

 

Fa che sia quindi un NO ponderato, che abbia un senso profondo nella tua testa.

Fa che tu per prima/o ti sia data/o tutte le tue motivazioni vere e profonde.

E poi, dillo ad alta voce.

 

Tieni anche conto che dopo i 3 anni, sarà sempre più difficile imporre regole o limiti senza tenere conto dei pensieri e delle aspettative di tuo figlio.

Non dico di lasciare a lui/lei responsabilità più grandi di quanto sia in grado di sostenere, ma prenderle in considerazione è sempre un'ottima strategia per creare legame e ottenere collaborazione.

Puoi chiedere a lui/lei come la risolverebbe, dopo avergli accuratamente spiegato cosa vuoi tu e quali conseguenze potrebbe avere una determinata situazione (potrebbe stupirti la magia del suo processo creativo, quando ha la possibilità di metterlo in moto).

Puoi dargli 2 alternative possibili fra cui scegliere, responsabilizzando la sua scelta e il suo impegno ma vincolando le possibilità entro certi limiti.

Il legame che si creerà tra voi in questo modo, ti farà ricredere sullo stress generato da una situazione in cui devi imporre dei limiti: non mi stupirei se iniziassi a vederle come occasioni di confronto e crescita per tutti!

 

Ricordati anche che hai tutto il diritto di essere irrazionale.

Ferma l'ansia di quando non hai una risposta pronta e non sai come spiegare le tue regole.

Credo fortemente che ognuno, grande o piccolo, possa avere dei momenti di non-lucidità, che sono ugualmente importanti nelle relazioni e vanno accolti con rispetto e compresi con empatia.

Siamo esseri emotivi, e non tutto può essere razionalizzato nelle nostre scelte e umori.

Con tuo figlio imparerete a rispettarvi a vicenda nella vostra irrazionalità e a venirvi incontro con vera accettazione ed empatia.

 

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