Il senso di colpa delle mamme

essere genitore intelligenza emotiva Jan 16, 2022

Sembra quasi che con la maternità venga dato in dote anche il senso di colpa: ce n'è per tutte! Chi torna al lavoro, troppo presto o troppo tardi, chi allatta, poco o troppo, chi è stanca e stressata e alzare la voce la fa sentire la madre peggiore della Terra.

E' importante dire innanzitutto che il senso di colpa non è qualcosa di innato, ma è qualcosa di acquisito e di insegnato dalla cultura da cui proveniamo. Ce lo trasciniamo spesso dietro da molto tempo: da quando abbiamo iniziato ad interiorizzare quel ruolo di mamma come martire. Il concetto secondo cui la “buona madre” è quella che si sacrifica nel nome dei figli. So che molte di voi sentendo questa frase razionalmente si diranno “ma no, assolutamente, lo so che non posso e non devo sacrificare tutta me stessa per i miei figli”. Il fatto è che inconsciamente, quel senso di inadeguatezza arriva proprio da lì: un modello che abbiamo assimiliato decenni fa e che si è radicato in noi, anche se non perfettamente aderente ai nostri valori personali.

 

Una mamma è spesso combattutta tra il pensiero di ciò che è meglio per sé e ciò che è meglio per i suoi figli. E la maggior parte delle volte, è proprio ciò che è importante per lei a venire accantonato, in virtù di quei sacrifici che bisogna fare in quanto mamme.

“Hai voluto la bicicletta, ora pedali”, giusto?

Ma il sacrificio, quando è tale perchè non deriva da uno spontaneo moto dell'animo, e quindi è una concessione velata di astio poichè non davvero sentita, porta una frustrazione interna che non può dare benessere né alla mamma né alla sua famiglia. E rischia di uscire in seguito, in maniera molto più distruttiva.

Ciò che è meglio per quella mamma, e per qualsiasi essere umano, è utile e necessario per la crescita serena e armonica della personalità di un individuo. Per questo un genitore ha il dovere e il diritto di trarre gioia e soddisfazione dalla propria vita: qualcosa a cui nessuno dovrebbe mai rinunciare.

 

Possiamo dire quindi che il senso di colpa ha un'origine relazionale e sociale, anche nel momento in cui guida i comportamenti di chi lo prova verso sé stesso e verso gli altri. La mamma che si sente in colpa sta male, sente una grande pesantezza nelle sue giornate, un carico da 90 costante sulle spalle.

E' paralizzata: non sente di aver sbagliato, ma sente di ESSERE sbagliata. E la paura di sbagliare ancora la blocca dal prendere in mano la situazione e provare nuove strade, per migliorare la propria condizione.

 

Possiamo invece scegliere di non restare paralizzate, e fare di quel senso di colpa una lezione appresa, che porta con sé una nuova consapevolezza acquisita.

Per cambiare la tua prospettiva ed elaborare quella sensazione, innanzitutto puoi iniziare a chiederti:

“Che messaggio mi porta quel senso di colpa?”

“Cosa c'è dietro?”

Un percorso di crescita genitoriale come il parent coaching di cui mi occupo, può aiutarti a capire che tipo di aspettative hai rispetto al tuo ruolo di mamma, e se queste sono in linea con ciò che conta davvero per te nella tua vita. Questa nuova consapevolezza aiuta moltissimo nel vedere il senso di colpa da una prospettiva esterna e a ridimensionarlo al giusto livello.

In questo modo sarà poi molto più facile procedere al passaggio successivo che è quello dell'accettazione. Ogni errore porta con sé una buona dose di delusione personale, ma il solo modo per andare oltre è accettare la delusione invece di rifiutarla.

Troppe volte abbiamo la tendenza a soffermarci sulle nostre mancanze, giudicandoci pesantemente e rimuginando in continuazione su ciò che è stato.

Ma più rifiutiamo la delusione, più ce la teniamo vicina: va invece elaborata e metabolizzata, passando attraverso il nostro stesso atteggiamento di accoglienza e accettazione. Ecco che frustrazione e stanchezza nel tuo immaginario entrano di diritto nel novero degli elementi indissolubili del tuo percorso evolutivo come mamma.

A quel punto ti sarà automatico trasformare il senso di colpa in senso di responsabilità: il vero motore del cambiamento, poiché parte dall'amore per te stessa e dal desiderio di modificare una realtà interiore che ti sta scomoda.

 

Sarai così in grado di impedire al senso di colpa di monopolizzare il tuo stato mentale ed emotivo che non ti permette di vedere quanto di positivo c'è quotidianamente nel tuo operato e nel tuo essere mamma.

Inizierai ad accettare di non essere perfetta, senza giudicarti, ma cercando il modo di fare meglio la prossima volta.

 

Puoi smettere di guardare le tue mancanze mamma, e iniziare a focalizzarti sulla tua forza.

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